5 possibili modi, tra video, film e serie tv per non annoiarsi

Le vacanze sono solitamente quei momenti dell’anno in cui ci si ha tempo per esplorare realtà che vadano oltre il lavoro e lo studio con più frequenza rispetto alla solita quotidianità. La pausa di queste settimane, giustamente forzata, mi ha spinto a riguardare video del passato, spesso di partite che per ovvie cause non ho potuto godermi in diretta.
In questo modo ho riscoperto il basket in cui prima dell’esplosione delle triple, nonché il calcio più frenetico e meno cerebrale degli Anni ’90. Di tutto il materiale che ho passato in rassegna, ho scelto cinque video che secondo me meritano di essere analizzati nuovamente, non tanto per criticare lo stile di gioco di qualche anno fa, ma per renderci conto del processo evolutivo che ci ha portato a vivere lo sport che guardiamo oggi.
Kobe & Shaq in gara-7 contro Portland, WCF 2000
Essere sotto di 15 punti a 10:28 dalla fine in gara 7, dopo essere stati avanti 3-1 nella serie, non dev’essere facile nemmeno se ti chiami Kobe Bryant o Shaquille O’Neal. Ma se hai quei due in campo, sai che loro possono trasformare l’impossibile in possibile, ed è quello che hanno fatto il 4 giugno 2000 portando i Lakers alle Finals. Kobe chiuderà con 25 punti, 11 rimbalzi, 7 assist e 4 stoppate, mentre Shaq con 18 punti, 9 rimbalzi e 5 assist. I Batman & Robin di L.A. guideranno la rimonta portando successivamente i Lakers al loro 12° titolo, aprendo un ciclo che li vedrà mettersi 3 anelli consecutivi al dito.
I migliori 30 gol dei Galacticos
Il calcio ha una capacità incredibile di sorprenderci. D’altronde in quale altro possibile sport una squadra così piena di talento può non vincere nemmeno un trofeo? Il Real dei Galácticos, seppur eterno perdente, avrà sempre il suo posto nella storia. Schierare contemporaneamente Ronaldo, Zidane, Beckham, Raúl, Figo e Guti, senza dimenticarci di Roberto Carlos e Casillas, significa produrre contenuti calcistici di altissimo valore tecnico. In questo video ne incontrate alcuni, tra cui il celebre gol nel derby di Madrid realizzato da Ronnie dopo solo 14 secondi. Nel caso vogliate stropicciarvi gli occhi, eccovi serviti.
The “Flu Game”
Di partite leggendarie, “His Airness” Michael Jordan ne ha lasciate parecchie ai posteri, eppure “The Flu Game” non rientra spesso tra queste, sebbene sia stata una delle partite migliori di MJ viste le sue condizioni. A causa di un’intossicazione alimentare, e con le Finals sul 2-2, Jordan è costretto a giocare nonostante sia imbottito di medicine.
A ogni timeout si accascia in panchina come se stesse per svenire, a ogni pausa si piega sulle ginocchia boccheggiando. Tuttavia, lo score finale recita 38 punti, 7 rimbalzi, 5 assist e 3 palle recuperate. Cose da MJ, cose tipiche del miglior cestista della storia.
O Mineiraço
Ci sono certe partite talmente indimenticabili che ti ricordi pure dov’eri e con chi le stavi vedendo, e Brasile-Germania 1-7 è una di queste. Forse per il risultato, per l’importanza del match o per la magnifica dimostrazione di forza dei tedeschi, la disfatta brasiliana del Mineirão rimarrà per sempre impressa nella mente di tutti.
In una serata in cui il Brasile rivive gli incubi di 64 anni prima, in cui la difesa di Scolari, orfana di Thiago Silva, si trasforma in un colabrodo e l’attacco è guidato da Fred, Bernard e Hulk, Klose diventa il migliore marcatore della storia dei Mondiale. Superando, manco a dirlo, Ronaldo, il 9 verdeoro più forte della storia.
Le 30 migliori giocate di KD
Se dovessimo definire il migliore giocatore NBA in attività, tolto Lebron che è già di suo a un livello superiore, credo che il 90% di noi metterebbe Kevin Durant al primo posto. KD non è solo uno dei migliori realizzatori della storia del basket, bensì è un giocatore di una superiorità tecnica incredibile, soprattutto se si prendono in conto i 2.08 m da cui domina il campo.
A chi lo aveva criticato per aver preso una scorciatoia nel 2016, decidendo di unirsi agli Warriors, Durant ha risposto con due anelli di fila su cui c’è pesantemente la sua firma. Sperando di rivederlo in campo al più presto godiamoci queste sue 30 perle, anche perché quando si sarà ritirato ne sentiremo la mancanza.